Esistere significa occupare uno spazio attribuendogli un significato.
Occuparlo grazie all’esperienza pratica del corpo, attraverso la nostra coscienza: insieme di pensieri, sensazioni, emozioni, percezioni e azioni. Un processo dinamico che il nostro corpo intrattiene con l’ambiente circostante grazie alla nostra pelle.
La pelle è la barriera che ci separa e ci unisce con il mondo esterno.
Maurice Merleau-Ponty in “Fenomenologia della percezione” osserva che i viventi, con la loro semplice presenza, danno allo spazio un senso che il mondo di per sé non ha. Il corpo costituisce l’apertura percettiva al mondo, esso è il veicolo stesso dell’essere al mondo.
L’uomo conosce gli altri e il mondo attraverso il suo corpo e più specificatamente attraverso la pelle che, nel suo ruolo fisiologico è: protezione, sensibilità e controllo, regolazione, assorbimento, difesa e offesa, attrazione, riserva e suolo sul quale avvengono importanti trasformazioni.