Il progetto Fermo immagine rappresenta una “polaroid”, un’istantanea grave e leggera sulla galleria degli orrori quotidiani e passati: paesaggi di guerra, deflagrazioni, ambienti stravolti da raid aerei o attentati terroristici.
In questi contesti di stravolgimento della realtà il corpo agisce e reagisce facendosi voce, specchio delle sensazioni vissute; un corpo altro, aperto, empatico, stravolto, smembrato… Vivo!
Un corpo senz’organi (come descrissero Artaud prima e Deleuze dopo) dilaniato da forze incontrollabili, “aperto a connessioni, circuiti, suddivisioni e soglie, passaggi e distribuzione di intensità”. L’obiettivo del progetto,è quello di catturare e fermare le immagini successive ad un atto di contaminazione e distruzione di un paesaggio e di coloro che lo abitano.
Progetto vincitore del bando TWAIN_direzioniAltre 2019