“DA CONSUMARSI PREFERIBILMENTE ENTRO Best before…”
La scadenza è materiale ma anche biologica, affettiva, umana.
Tutto può essere fragile, fuggevole, transitorio.
Un indagine sul momentaneo, sul labile, sulla precarietà del possedere e dell’essere, fino ad arrivare ad interrogare la danza stessa, luogo dell’effimero per antonomasia che si consuma nel momento in cui si manifesta.