- La Scatola dell'Arte
- 11 Agosto 2020
- Spettacoli
COMPAGNIA ATACAMA
22 novembre 2020 ore 18:45
Incontro Alejandro Jodorowsky. Danza e Letteratura
moderato da Maria Genovese con la partecipazione dei coreografi Patrizia Cavola e Ivan Truol e il poeta, curatore d’arte e organizzatore culturale Antonio Arevalo.
22 novembre 2020 ore 17.30
24 novembre 2020 - ore 17.30 e ore 21:00
In diretta streaming dal TEATRO ARTEMISIO GIAN MARIA VOLONTE’
“LA DANZA DELLA REALTÀ”
Ispirata all’universo di Alejandro Jodorowski che coglie con il suo sguardo visionario la realtà e la condizione esistenziale dell’essere umano. Tema centrale la complessità del vivere contemporaneo e la natura antica, ancestrale dell’uomo che permane anche nella contemporaneità. Fragilità, conflitti, relazioni, innocenza, violenza. Poesia e grottesco si miscelano.

Ideazione, Coreografia, Regia, Luci: Patrizia Cavola – Ivan Truol
Con: Marco Cappa Spina, Nicholas Baffoni, Valeria Loprieno, Cristina Meloro, Camilla Perugini
Musiche Originali: Epsilon Indi
Costumi/Scene: Milena Corasaniti
Amministrazione : Letizia Coppotelli
Organizzazione: Emanuela Mino
Management e Distribuzione: Theatron 2.0
Produzione: Atacama
Con il contributo di: MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Dipartimento Dello Spettacolo
REGIONE LAZIO – Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili.
In coproduzione con Paesaggi del Corpo – Festival Internazionale Danza Contemporanea
Residenze: La Scatola Dell’Arte
Compagnia Atacama
Fondata nel 1999 da Patrizia Cavola, coreografa e danzatrice e da Iván Truol, coreografo, danzatore, attore, che da allora ne curano la direzione artistica, la compagnia Atacama è sostenuta dal M.I.B.A.C.T. Dal 2009 è in residenza presso La Scatola dell’Arte di Roma, centro di formazione e produzione diretto dai due coreografi. Le numerose creazioni di cui sono autori P. Cavola e I. Truol sono state ospitate in importanti teatri e festival internazionali in Italia, Germania, Spagna, Belgio, Francia, Brasile, Polonia. L’indirizzo della loro ricerca è quello della costruzione di un teatro fisico, che si situa in una zona di confine, multidisciplinare, dove il movimento e la danza, l’espressione vocale, il testo, la musica e quale altra forma artistica si riveli necessaria durante la creazione, interagiscono e si integrano. L’interesse è per la commistione dei linguaggi. Atacama, negli anni, ha sostenuto la produzione di giovani autori e di altri coreografi affermati.